Aumenta la presenza ufficiale della casa svedese nelle manifestazioni di maggior rilievo per auto d’epoca, conseguenza della volontà di valorizzare l’importante tradizione sportiva Volvo

Gradualmente, ma in modo convinto e per certi versi irresistibile, Volvo sta implementando una forte presenza ufficiale nelle più importanti manifestazioni per auto d’epoca, logica conseguenza della volontà di coltivare l’heritage di una delle Case che ha contribuito in modo significativo a tracciare la storia dell’automobile. Nell’anno in cui la PV444 ha spento 70 candeline, tre vetture della Casa svedese hanno preso parte in modo quasi sistematico alle gare del Campionato Grand’Eventi (inevitabile la mancata partecipazione alla 1000 Miglia Storica, dove per regolamento le Volvo, che non hanno mai preso il via nella corsa disputata dal 1927 al 1957, non sono ammesse) ottenendo risultati del tutto soddisfacenti. Una PV544 Sport del 1965, una P1800 del 1961 e una 122 Amazon anch’essa del 1961 hanno rappresentato le forze in campo di Volvo Car Italia, che ha assorbito il Registro Italiano Volvo d’Epoca creando nel contempo la Scuderia Volvo per la quale ha gareggiato anche l’ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli, protagonista alla Winter Marathon.

Al termine del Campionato Grand’Eventi, quello sul quale si è concentrata l’attività della Scuderia, il quarto posto ottenuto da Antonino Margiotta e dal suo fido navigatore Bruno Perno nella classifica internazionale ha rappresentato il meritato premio per una stagione in cui l’impegno è sempre stato all’altezza. Così, passo dopo passo, gli ottimi risultati ottenuti dallo stesso Margiotta e dagli altri driver della Scuderia nei vari appuntamenti del Campionato Grand’Eventi 2015 hanno dato il proprio frutto. Risultati che parlano chiaro: un secondo posto alla Winter Marathon, gara di apertura della stagione, un quinto posto assoluto e un terzo posto nella classifica per le Scuderie al Gran Premio Terre di Canossa, un terzo posto al recente Gran Premio Nuvolari, un quinto posto in mezzo a mille difficoltà alla Targa Florio Classica e un secondo posto alla Carrera Argentina. E non si può non osservare che il quarto posto ottenuto è comunque penalizzato dal fatto che Volvo non prende parte alla 1000 Miglia, che invece hanno disputato i tre concorrenti che sono finiti davanti a Margiotta in classifica. Se si considera quanto pesa la 1000 Miglia in termini di punteggio, i conti sono presto fatti.

Va ricordato inoltre che i bei piazzamenti ottenuti dalla Amazon 122S di Leonardo Fabbri-Vincenzo Bertieri (sesti) e dalla P1800 della coppia Massimo Zanasi-Barbara Bertini (settimi) alla Targa Florio, la gara forse più sofferta e difficile della stagione, ha permesso anche agli altri due equipaggi della Scuderia Volvo di entrare nella classifica internazionale.

“Abbiamo fatto tanta fatica e ci siamo dovuti talvolta misurare anche contro un ambiente che non ci ha aiutato, eppure questo risultato ripaga di tutti gli sforzi fatti”, dichiara Gianluca Fabbri, Responsabile dell’Attività della Scuderia Volvo. “Al di là del quarto posto conquistato da Nino, ci tengo a dire che tutti i piloti e i navigatori che rappresentano ufficialmente il nostro marchio hanno dato un contributo decisivo alla causa della Scuderia, rendendola una realtà riconosciuta e consolidata del panorama della Regolarità per auto storiche. Abbiamo appena concluso una stagione entusiasmante, la prima da “ufficiali” nel vero senso della parola. Abbiamo imparato molto e tutto questo non fa che motivarci al massimo per migliorarci il prossimo anno”, conclude Fabbri.

Ma al di là delle classifiche, la Scuderia Volvo ha comunque ottenuto un risultato assai importante al primo anno di attività ufficiale: si è infatti imposta come punto di riferimento dell’intero ambiente per professionalità, passione e dedizione. Anche questo è un modo per comunicare la qualità che Volvo esprime, nel pieno rispetto del compito di ambasciatori del marchio Volvo che è affidato alla Scuderia e ai suoi portacolori.

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