Ginevra Auto Show

Lamborghini Aventador LP 750-4 SV

Di bene in meglio. Maurizio Reggiani con i suoi ingegneri non solo è riuscito a rendere talmente progressivo il V12 aspirato dell’Aventador da poter essere guidato anche da chi non ha particolare attitudine alle supercar sportive, ma ha anche tirato fuori da quello stesso motore, che ne aveva già 700, qualcosa come 50 CV in più, applicando tecnologie innovative. E se la Murciélago SV (SuperVeloce) degli anni scorsi era da molti considerata la più riuscita di tutte le Lamborghini, ora quel primo posto viene conquistato dalla nuova vettura, la cui denominazione completa è Aventador LP 750-4 SV. Solo a guardarla, si percepisce che si tratta di un qualcosa di sorprendente. Filippo Perini, direttore del Centro Stile Lamborghini, ha fatto la sua parte, da appassionato qual è di soluzioni emozionanti e di appendici aerodinamiche che solo a guardarle mettono i brividi per la sensazione che danno di prestazioni assolute. Infatti, oltre ai 750 CV di potenza a 8500 giri/minuto, il motopropulsore esprime anche 690 Nm di coppia a 5500 giri/minuto. Ma il dato più convincente riguarda il rapporto peso/potenza, che rivela le qualità performanti di ogni vettura e sulla SV ogni CV deve spingere appena 2 chilogrammi di peso, avendo la vettura fatto registrare soltanto 1525 kg di peso a secco. Inoltre, a parte i 351 km/h di velocità massima, L’Aventador SV liquida lo 0-100 km/h in 2,8 secondi, mentre scatto da 0-200 km/h richiede solo 8,6 secondi. Il dato ancora più sorprendente è rappresentato dai 24 secondi netti che la SV impiega ad arrivare a 300 km/h partendo da fermo. E per fermarsi? Il sistema frenante richiede soltanto 30 metri da 100 km/h, grazie ai dischi carboceramici di dimensioni impressionanti: davanti hanno il diametro di 400 mm e uno spessore di 38 mm, mentre quelli posteriori arrivano a 380 x 38 mm. Le pinze sono rispettivamente a sei e a quattro pompanti. Un’altra soluzione di tecnologia innovativa riguarda le sospensioni anteriori e posteriori con ammortizzatori magneto-reologici orizzontali con sistema push-rod. Interessante anche il comando dello sterzo dotato di 3 differenti livelli d’intervento del servosterzo, collegati con il Lamborghini Dynamic Steering (LDS) e selezionabili mediante il Drive Select Mode. La Lamborghini Automobili, è noto, possiede conoscenze e tecnologia all’avanguardia nei materiali compositi. Il telaio della SV non poteva essere che una monoscocca in fibra di carbonio con telaietti anteriore e posteriore in alluminio, come cofano motore, lo spoiler posteriore e le prese d’aria laterali posteriori, mentre il cofano anteriore e i parafanghi anteriori e posteriori sono in alluminio. Lo spoiler posteriore è regolabile manualmente su 3 posizioni (deportanza alta, media, bassa). Vista da dietro a qualche metro di distanza affinché sia possibile col colpo d’occhio prendere d’infilata la parte posteriore nella sua completezza, cioè fino a percepire la dimensione delle gomme, la nuova Lamborghini emana ancora di più quella sensazione di potenza selvaggia che poi sa effettivamente esprimere. La misura degli pneumatici posteriori (Pirelli PZero Corsa) è di 335/25 ZR 21, mentre davanti monta 255/30 ZR20. Non solo il battistrada delle gomme posteriori è largo 33,5 cm, ma il fianco è alto solo il 25% di questa misura, vale a dire poco più di 8 cm. Misure che incorniciano un cerchio da 21 pollici: fantastica visione. L’interno risponde in pieno al carattere ultra sportivo della SV, i sedili sono in carbonio e hanno la caratteristica comune a tutte le Lamborghini di essere estremamente comodi e confortevoli nonostante il loro aspetto decisamente anatomico. Inoltre sono rivestiti in pelle e Alcantara, tanto per non rinunciare a un tocco di eleganza. Sulla strada ha un presenza importante. Infatti è lunga 4835 mm, è larga 2700 e alta 1136 mm.
Nonostante la sua vocazione corsaiola, non mancano tutti i sistemi di aiuto al guidatore e per completare il grado di sicurezza è dotata di una serie di air bag che proteggono in qualsiasi tipo di impatto. Sei le colorazioni: Rosso Bra, Verde Ithaca, Giallo Orion, Bianco Iside, Arancio Atlas e Nero Aldebaran. Un’auto dall’assoluto piacere di guida.

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Alberto Franzoni

Alberto Franzoni

Direttore responsabile del mensile AutoCapital che accompagna dal 2002, l'anno della sua rinascita, con orgoglio e piacere. La corsa continua, con gli occhi aperti sul mondo che cambia e le radici piantate nel glorioso passato di un mensile che ha fatto la storia dell'automobilismo in Italia.

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