AutoCapital, nel numero di ottobre del 1984, tracciava una breve storia della Testarossa 12 cilindri. Nelle pagine un po’ logorate dal tempo viene spiegato che di questa vettura, ormai mito dell’automobilismo sportivo, le cui quotazioni oggi sono da capogiro, ne furono fabbricati 34 esemplari, destinati in parte alla squadra ufficiale Ferrari e in parte a clienti sportivi europei e americani. La vettura definitiva, presentata nel 1958, venne preceduta da due prototipi, il primo dei quali venne iscrito alla 1000 chilometri del Nürburgring del 1957 e affidata al pilota tedesco Wolfgang Von Trips e all’americano Masten Gregory, il secondo prototipo partecipò alla 24 Ore di Le Mans, sempre nel 1957. Quest’ultimo fu la prefigurazione estetica della Testarossa. Uscita dalla carrozzeria Scaglietti, presentava il corpo centrale staccato da lunghi parafanghi aperti e separati dal muso nella parte inferiore. Il primo esemplare, di color argento, venne venduto a John Von Neumann, l’importatore americano della Ferrari. Montava il 12 cilindri a V di 60° di 3.0 litri. Potenza: 300 CV a 7200 giri/minuto. Era la prima volta che si raggiungevano i 100 CV/litro.


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Redazione

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