Punta sulle hatchback a ruote alte il marchio di prestigio francese per conquistare nuovi consensi: la nuova “compatta” gioca sulla forte personalità stilistica e sull’ottimo rapporto performance-consumi del motore PureTech da 130 CV per misurarsi con Mini Countryman e Audi Q2. Vincerà la scommessa? Secondo noi…

P1220424
La DS 3 Crossback è il secondo modello nativo del marchio di lusso francese, dopo la sorella maggiore DS7 Crossback. Ha portato al debutto la piattaforma sulla quale nascono anche le nuove Peugeot 208 e 2008, oltre alla Opel Corsa di ultima generazione: un pianale concepito fi n d’ora per l’elettrifi cazione, visto che di tutti questi modelli sarà presto disponibile anche una variante 100% elettrica. Tale piattaforma sulla DS 3 Crossback viene declinata in edizione allungata nel passo per offrire una migliore abitabilità anteriore e posteriore.

P1220462Sul piano prettamente estetico la DS 3 Crossback, non c’è che dire, si fa notare: non è vistosa in senso stretto ma sfoggia una personalità che la gran parte dei modelli del segmento B, SUV e crossover comprese, non si sognano neppure di mettere in mostra. La “firma” stilistica della 5 porte parigina è costituita dalla pinna laterale che agita il disegno delle porte posteriori riprendendo il motivo estetico portato al debutto dalle DS 3 Coupé e Cabrio, rimaste a listino solo nella configurazione tecnica turbobenzina fornita dal 3 cilindri di 1,2 litri e 110 CV. Il motivo a rombi che rappresenta il “segno particolare” delle DS è inoltre visibile da ogni prospettiva si osservi la novità transalpina e, in modo particolare, interessa gli interni, raffi nati e ricercati come – in questa categoria – solo la DS 3 Crossback sa essere.

Stile e qualità artigianale degli allestimenti sono due delle principali motivazioni d’acquisto per la novità del marchio parigino: un’auto per chi desidera distinguersi senza sconfinare nei segmenti superiori: nelle intenzioni dei manager francesi la DS 3 Crossback rappresenta infatti l’alternativa chic alla Mini Countryman e all’Audi Q2, anch’esse caratterizzate da forme tutt’altro che banali. La proposta francese presenta fiancate “mosse”: oltre alla già citata pinna spiccano il motivo a onda nella zona inferiore, la scalfatura segnata dalla prosecuzione delle linee dei gruppi ottici posteriori e il prolungamento delle estremità esterne dei parafanghi, quasi fossero le “codine” delle auto degli anni Sessanta, che contrasta con le forme arrotondate dei fascioni. Nel frontale, questo motivo serve a incorporare gli elementi verticali delle luci diurne a LED, mentre in coda esso presenta solo una funzione grafi ca. L’intero
perimetro inferiore dell’auto è percorso da una protezione in plastica scura che, nel posteriore, avvolge la zona della targa in puro stile off road. Il badge di identificazione dell’allestimento è invece piazzato nella zona inferiore avanzata della porta anteriore. La sottile e avvolgente fanaleria posteriore, che impiega la tecnologia LED al pari di quella anteriore, rivela linee assimilabili a quelle delle maniglie delle porte, a filo. Che, per passare inosservate, scompaiono nel profilo delle porte stesse mentre l’auto è in marcia, fuoriuscendo quando, a vettura chiusa, ci si avvicina con la chiave intelligente in tasca per salire a bordo.
P1220489
Ed eccoci al volante della novità DS: la 5 porte francese non tradisce le attese accogliendoci con sedili in tessuto e pelle Nappa chiara (trapuntata sui fi anchetti) e plancia coordinata, mentre al centro della plancia spiccano cinque motivi romboidali piazzati come i cerchi olimpici: sopra i tasti a sfioramento dei comandi secondari, sotto due bocchette di ventilazione. Altre due bocchette, una per lato, sono localizzate sulla sommità dei pannelli delle porte, che idealmente si uniscono alle estremità della plancia. Ancora rombi per i tasti sul tunnel e al centro della consolle, dove si trova l’originale tasto di avviamento. P1220493Il selettore del cambio automatico a 8 marce, l’unico disponibile in abbinamento ai motori tricilindrici turbobenzina da 130 e 155 CV, è ripreso dalla componentistica del gruppo: lo abbiamo visto per la prima volta sulla Peugeot 3008. Il monitor del sistema di infotainment spicca come un tablet dalla zona centrale del cruscotto, mentre davanti agli occhi di chi guida fa bella mostra di sé la strumentazione digitale con menù principale selezionabile. Il volante, anch’esso rivestito in morbida pelle, è sagomato nella zona inferiore per non interferire con le ginocchia di chi guida e ingloba sulle razze superiori i tasti remoti del Bluetooth, dell’infotainment e dei menu del quadro strumenti, mentre i comandi del cruise control (adattivo optional su tutta la gamma salvo sulla serie speciale La Première, dove è di serie) e del limitatore di velocità si trovano su un “satellite” sulla sinistra del piantone dello sterzo, regolabile assialmente e in altezza. Alla buona abitabilità anteriore si somma una capacità di carico adeguata al ruolo della vettura, destinata a entrare nel garage delle famiglie e dei single con attitudini altospendenti per un impiego prettamente urbano e per spostamenti a corto e medio raggio. Nei quali il motore da 130 CV, ben accoppiato al cambio automatico, si fa valere con doti di spunto importanti (0-100 km/h in 9,2 secondi), con prestazioni velocistiche soddisfacenti (196 km/h caso mai si viaggiasse sulle autobahn tedesche) e soprattutto con consumi molto contenuti: il dato dichiarato di 4,9 litri ogni 100 km nel ciclo combinato è risultato confermato nei nostri rilievi in condizioni d’impiego reali, con percorrenze medie nell’ordine dei 20 km/litro.

In conclusione, la DS 3 Crossback ci ha convinto pienamente e ci è parsa una spina nel fianco rispetto ai modelli di riferimento in questo segmento di mercato, come Audi Q2 e Mini Countryman, rispetto ai quali prevale soprattutto per la bontà del gruppo motopropulsore, molto parsimonioso, e per la sua personalità estetica davvero unica.

P1220415

Post precedente

Porsche 911 Carrera S

Post successivo

Noci Motor Classic

Redazione

Redazione

Il bello di ieri, il meglio di oggi, le auto di domani: AutoCapital, dal 1981 ogni mese il best-seller in edicola

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *