A Bobbio, il Trofeo Renati di Regolarità sullo storico percorso del Penice, le auto anteguerra “in movimento” arrivate da Piacenza e la passerella finale davanti al Duomo hanno rievocato la gloriosa tradizione motoristica della località piacentina

Grande la soddisfazione del presidente del Club Veicoli Storici Piacenza, Alfredo Inzani, alla conclusione del XVIII Trofeo Antonio Renati, Bobbio-Penice 2016, evento che ha avuto come fulcro la città di Bobbio, ricca di storia e di tradizioni culturali, annoverata tra i borghi più belli d’Italia. Sarà stato merito anche della scelta azzeccata di organizzare questa competizione aperta sia agli affiliati ASI sia agli iscritti all’ACI Sport se al via si è presentata un’ottantina di equipaggi. Nella classifica ACI hanno primeggiato il pilota piacentino Maurizio Aiolfi, su Autobianchi A112 Abarth, tallonato dagli equipaggi Fontana-Grossi, sempre su Autobianchi A112 Abarth, e Lumignon-Scarcella su A112 in versione Elegant. Per la classifica ASI, invece, si sono distinti gli equipaggi Rimondi-Fava, primi classificati con una Porsche 911 S Targa, Falcone-Balboni su Innocenti Mini Cooper, e Pighi-Callegari a bordo di una Morris Mini Cooper S.

Il percorso di gara, sviluppatosi lungo 132 chilometri, ha guidato i partecipanti alla scoperta dell’Alta Valtrebbia, nell’entroterra delle provincie di Piacenza, Pavia, Alessandria e Genova. Le 53 prove cronometrate hanno tenuto altissima la concentrazione dei regolaristi perché particolarmente difficili; il perfetto concatenamento dei passaggi sui tubi con i controlli orari e le tempistiche ben calcolate hanno tuttavia regalato a tutti una giornata all’insegna anche del relax e del divertimento. La pausa pranzo, in chiave “panoramica” ha avuto luogo nella località Casa del Romano, sul monte Antola, meta ambita degli escursionisti perché è anche sede dell’Osservatorio Astronomico Regionale.

Una Bobbio-Penice, dunque, che ha accontentato tutti sotto diversi punti di vista, e che da ormai 32 anni svolge il compito di rievocare e commemorare la passione e l’iniziativa di Antonio Renati, nel 1929 Podestà di Bobbio. Fu proprio lui, insieme all’allora RACI di Piacenza, a dar vita a quella che era una vera e propria gara di velocità, dove a vincere erano le Bugatti del Duca Luigi Visconti di Modrone e del toscano Clemente Biondetti, e dove persino Enzo Ferrari raccolse la sua ultima vittoria a bordo dell’Alfa Romeo 8C 2300 Sport. Ripresa negli anni 1952 e 1953 con la formula mista velocità-regolarità, la Bobbio-Penice rimase solo un racconto sulle pagine della storia dell’automobilismo sportivo per i sette anni di sospensione delle corse su strada, e l’ultima edizione ebbe luogo nel 1963. Nel 1994, con la scelta del Club Piacentino Autoveicoli d’Epoca di rievocarla, è tornata al suo antico splendore.

Lo stesso Club, inoltre, da anni affianca alla gara di regolarità una due giorni dedicata a un altro genere di vetture. In particolare quest’anno, ha preso il via “Piacenza, città in… movimento”, manifestazione aperta a una ventina di “prewar”, ossia automobili di particolare interesse storico costruite dagli anni ‘20 agli anni ‘40. Le esposizioni in Piazza Cavalli e poi all’interno di Palazzo Farnese a Piacenza, hanno permesso a locali e turisti di ammirare vetture come la Peugeot Darl’Mat del 1937, un notevole lavoro di carrozzeria firmato da Portout in collaborazione con Emile Darl’Mat, la Bugatti T37 del 1926, glorioso modello della Casa alsaziana, o la BMW 326 del 1938, vettura di lusso di grande successo per la Casa tedesca. E poi le Lancia Astura e Lambda, le Fiat 514, Balilla e Torpedo, alcune Ford, Renault e una OM.

Da Piacenza queste storiche hanno poi raggiunto Bobbio arricchendo la già bellissima piazza del Duomo con il loro fascino. La sfilata finale per le vie del centro con presentazione in passerella è stata la ciliegina sulla torta di una tre giorni di passione che ha aggregato ma soprattutto soddisfatto partecipanti e pubblico.

Post precedente

SEAT Leon SC FR 1.4 TSI ACT

Post successivo

FCA convince a Los Angeles

Redazione

Redazione

Il bello di ieri, il meglio di oggi, le auto di domani: AutoCapital, dal 1981 ogni mese il best-seller in edicola

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *