Abbiamo guidato la SEAT Leon più prestazionale sulle strade dell’Algarve, da Faro allo sperone occidentale di Cabo de São Vicente, dove per i romani finiva il mondo conosciuto


Più a sud non si può. Raggiunto il faro di Cabo de São Vicente non si riesce a pensare ad altro: mare a perdita d’occhio, lo stesso pezzo d’Atlantico che vide gli esploratori dell’oceano intraprendere le loro imprese e i pirati consumare razzie. L’imponente faro a picco sugli scogli costituisce l’ultima propaggine della città di Sagres, sull’estrema punta ovest dell’Algarve, la regione più meridionale del Portogallo. “Promontorium Sacrum” la chiamavano i Romani, fine del mondo, chilometri di falesie costantemente spazzate dai venti dell’oceano.
AutoCapital è arrivato a Sagres dopo aver percorso lo scarso centinaio di chilometri che la dividono da Faro, capitale della regione. Il test della SEAT Leon FR non poteva svolgersi su strade più adatte, un percorso misto entusiasmante, poco trafficato, incontaminato.
“Eccovi la miglior Leon di sempre” annunciava orgogliosa la responsabile della vettura in prova porgendoci le chiavi di quella Leon dalla vocazione sportiva, ricca di dotazioni esclusive progettate per i guidatori più esigenti. La SEAT Leon FR è la massima espressione di design e contenuti tecnologici. Cerchi in lega da 17”, Climatronic, SEAT Drive Profile e proiettori a LED abbinati a un motore potente ed efficiente nei consumi. Partendo da Faro, l’unica strada da seguire è la N125 che corre sempre lontana dal mare. Chi la percorre, se vuole godersi l’oceano, deve andare a cercarselo. La griglia a nido d’ape della Leon fende l’aria, mentre il logo FR valorizza il paraurti della griglia anteriore. Le sospensioni sono configurate per la massima maneggevolezza a patto che si riesca a dominarla, questa Leon.
Passando a nord della città, da Estoi e Santa Barbara de Nexe, è molto semplice raggiungere Loulé, nell’entroterra. è una visita raccomandata a chi vuole scoprire gli edifici barocchi, i portali manuelini, i comignoli lavorati come la filigrana, i piccoli giardini che fiancheggiano le strade silenziose. Da Loulé, un rettilineo di undici chilometri scende dalla collina al mare fino a Quarteira, dove iniziano le curve. Con una posizione di guida ideale per affrontare qualsiasi percorso, la Leon FR presenta un abitacolo pensato per consentire al conducente di avere tutto sotto controllo. Grazie ai paddle dietro al volante si può cambiare marcia in maniera manuale quando non si vuole lasciare tutto il divertimento alla trasmissione DSG. L’assorbimento delle sospensioni, l’erogazione del motore e la stabilità in curva consentono di guidare nella massima tranquillità e con coinvolgimento. In modalità “Eco” i consumi si avvicinano a quelli di un’utilitaria, con medie di 4,8 l/100 km, mentre in “Normal” la vettura è ancora più brillante e leggera mentre danza da una curva all’altra. Le cose cambiano quando si seleziona la modalità “Sport”: il cambio DSG scala grintoso non appena si sfiora l’acceleratore, lo sterzo s’indurisce e la Leon scatta al minimo affondo sul pedale destro. In quel preciso momento, i 184 CV e i 380 Nm del motore 2.0 TDI sembrano ancora di più e bisogna prestare attenzione al tachimetro per non rischiare di sforare i limiti di velocità.
Superate le case variopinte di Quarteira e arrivati al quadrivio di Poço de Boliqueme, una stradina secondaria invasa dai gerani conduce ad Albufeira, semicerchio sabbioso delimitato da impervie scogliere, meta mondana dei turisti europei, attratti dai campi da golf, resort lussuosi, locali notturni e Casinò in cui fare l’alba. Il nostro viaggio preferisce la strada e la SEAT Leon FR sta puntando di nuovo a Sud-Ovest: incontriamo Portimão e poi Lagos, ma la Leon non è mai doma.
Passata Figueira decidiamo di sfidare lo sterzo progressivo e lasciamo la strada principale: deviazione per Hortas do Tabual. Il percorso ora diventa più impegnativo: stretto e strettissimo si alternano e la voglia di spingere anche, la meta si avvicina. Dopo una serie di curve impegnative in cui quel che preoccupa sono i cambi di carico sorridiamo compiaciuti: granitica, anche messa alla frusta. Aiuta molto giocare con il pedale dell’acceleratore, ma in uscita, Leon FR, regala una motricità che tende a chiudere la curva. Torniamo sulla N125 che dopo pochi chilometri diventa N268: ultima tappa, Sagres.
Eccoci arrivati, la frontiera dell’Oceano, la fine del mondo: più a Sud, non si può. Ripartiamo da capo?

La pagella di AutoCapital

Performance
Comfort
Prezzo
L’assorbimento delle sospensioni, l’erogazione del motore e la stabilità in curva consentono di guidare nella massima tranquillità e con coinvolgimento. Certo, gli pneumatici con spalla bassa 225/40 non rappresentano il massimo della comodità sulle sconnessioni, ma un piccolo compromesso è più che accettabile.
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6 Comments

  1. Mario Parma
    01/10/2014 at 11:31 — Rispondi

    Bello questa meta così diversa dai soliti itinerari ferragostani: erano trafficate le strade e le autostrade? Magari ci faccio un pensierino per le prossime vacanze con la famiglia!

    • 24/10/2014 at 11:40 — Rispondi

      Ciao, la scelta del Portogallo per le tue vacanze si rivelerà sicuramente vincente, in particolare per la bella e rinomata zona dell’Algarve, anche se, nelle settimane di agosto troverai parecchia confusione, soprattutto nei centri più gettonati quali Lagos e Albufeira che comunque sono, a nostro avviso, i più belli. Direi che la scelta poi di noleggiare l’auto è perfetta per andare alla scoperta con la tua famiglia di qualche spiaggia o paesino sconosciuto che comunque ti saprà emozionare magari con un panorama o con l’affabilità della sua gente: i portoghesi sono in generale persone molto ospitali.

  2. Vince69
    03/10/2014 at 08:31 — Rispondi

    Dovevate continuare il viaggio sulla costa Vicentina: molto più bella dell’Algarve!!!!

    • FRforever
      02/10/2014 at 08:32 — Rispondi

      Assurdi i cerchi da 17 con quella gommatura per 184 cv? No davvero, l’occhio vuole la sua parte e spesso la sua parte conta più della razionalità!

      • 24/10/2014 at 11:41 — Rispondi

        Touché! Hai davvero ragione, ma, in ogni caso, ci siamo divertiti molto anche con pneumatici a spalla bassa, te lo garantiamo!

    • 24/10/2014 at 11:42 — Rispondi

      Ottimo, al prossimo viaggio allora!

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