Un’edizione memorabile per l’incertezza della classifica finale durata fino a pochi chilometri dal traguardo, per gli esemplari prestigiosi, per i paesaggi incantevoli e per la tradizione di una tra le più importanti gare internazionali del panorama automobilistico sportivo

L’Alfa Romeo Giulietta Ti del 1961 di Giovanni Moceri e Daniele Bonetti ha vinto l’edizione 2016 della Coppa d’Oro delle Dolomiti. Al secondo posto la MG Supercharger del 1933 di Luca Patron e Massimo Raimondi, che hanno preceduto la Volvo Amazon 122 del 1961 di Leonardo Fabbri e Vincenzo Bertieri. In gara anche Arturo Merzario su una Alfa Giulia Ti Super del 1963. Una vittoria conquistata dopo due giorni molto combattuti lungo le strade dolomitiche, dopo continui cambiamenti nella classifica. Moceri e Bonetti su Fiat 508 C del 1939 erano freschi vincitori dell’edizione numero 100 della Targa Florio. Compiacimenti per la Coppa d’Oro sono stati espressi anche dal presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che ha anche spezzato una lancia in favore dell’Aci Storico, il sodalizio che presiede: “Quattro anni fa noi dell’Automobile Club d’Italia abbiamo pensato che non potessimo esimerci dal sostenere il collezionismo di auto storiche. Vorremmo rompere certe situazioni e pensiamo che i collezionisti non debbano pagare per il riconoscimento di un diritto. Aci Storico deve essere il punto di riferimento dei collezionisti”. A Giordano Mozzi il premio Adrenaline 24 H destinato al vincitore della classifica delle prove notturne di venerdì sera.

Al via oltre 90 equipaggi provenienti da 15 paesi per affrontare il percorso di oltre 500 km, che ha toccato Veneto, Trentino Alto Adige e Austria, con passaggi a Dobbiaco, alle pendici delle Tre Cime di Lavaredo, San Candido, alla nota meta turistica austriaca di Lienz (che ha ospitato gli equipaggi per la sosta pranzo della prima tappa), il Passo Falzarego e il Passo Valparola, teatro della tappa notturna, Corvara in Badia, il Passo Giau in apertura di seconda tappa, Longarone, Belluno e molte altre località.

Al via erano presenti veri e propri pezzi da collezione dell’automobilismo d’epoca. In particolare: la Fiat 514 Spider Sport Coppa delle Alpi del 1931, la Bugatti T51 Grand Prix del 1936, la Lagonda M 45 T8 Tourer del 1934 solo per citarne alcune. Primi a partire, da Corso d’Italia, Luca Patron e Massimo Raimondi, su una MG del 1933, hanno ufficialmente dato il via alla Coppa d’Oro delle Dolomiti 2016. Le bellissime auto d’epoca in gara hanno sfilato lungo le vie del centro di Cortina e si sono dirette prima verso il Lago di Misurina e successivamente verso Dobbiaco e San Candido per raggiungere la località austriaca di Lienz dove molti appassionati in festa hanno atteso l’arrivo delle vetture per la sosta del pranzo. Mai come quest’anno la gara è stata incerta fino all’ultimo con tanti equipaggi a giocarsi la vittoria finale. Moceri e Bonetti su Alfa Romeo Giulietta TI del 1961, Mozzi e Biacca su Triumph Tr2 del 55, Margiotta e Perna su Volvo Amazon P20 del 1958, Canè e Galliani su Lancia Aprilia del 1938 e Battagliola e Mantelli su Austin Bealey 100 BN1 hanno dato vita a una gara emozionante, tra le più combattute degli ultimi anni.

Post precedente

Mazda MX-5 Skyactiv G 2.0 Sport

Post successivo

Audi A4 Avant 2.0 TDI/190 s tronic Business Sport

Redazione

Redazione

Il bello di ieri, il meglio di oggi, le auto di domani: AutoCapital, dal 1981 ogni mese il best-seller in edicola

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *