Vittoria per pochi centesimi di Vesco-Guerini su Margiotta-La Chiana grazie al coefficiente favorevole dopo oltre mille chilometri di gara e un centinaio di prove cronometrate. Oltre 300 vetture alla partenza da Mantova e concorrenti provenienti da 18 Paesi a conferma della popolarità internazionale del tributo a Nuvolari

Quinta vittoria consecutiva al Gran Premio Nuvolari dell’equipaggio bresciano Vesco-Guerini, su Fiat 508S del 1934, la sesta in assoluto della gara mantovana. Autori di una gara impeccabile, hanno piegato di misura la resistenza della Volvo P120 del 1958 condotta da Margiotta-La Chiana. Il Gran Premio Nuvolari ha visto alla partenza oltre 300 vetture, provenienti da 18 nazioni (Argentina, Austria, Belgio, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Qatar, San Marino, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Uruguay) e appartenenti a 50 case automobilistiche, tra cui Alfa Romeo, Aston Martin, Audi, Bmw, Bugatti, Ferrari, Fiat, Ford, Jaguar, Lancia, Mercedes, Porsche, Triumph, Volvo. Quattro i reparti storici ufficiali presenti: Audi Tradition, Museo Alfa Romeo, BMW Classic e Volvo. Presenze che hanno fatto del Gran Premio Nuvolari la seconda manifestazione di regolarità di auto storiche al mondo, soltanto dopo la mitica Mille Miglia.

“Un successo inseguito con determinazione – ha dichiarato Andrea Vesco all’arrivo – ma non pensavamo di riuscire a vincere ancora, visto il livello dei concorrenti che ci hanno conteso la vittoria. Abbiamo vinto grazie alla seconda tappa, da Forte a Rimini, in cui abbiamo mantenenuto una perfetta concentrazione”. La 26ª edizione della gara ha ribadito il successo del Gran Premio Nuvolari, un evento che è organizzato da Mantova Corse in collaborazione con ACI Mantova e Museo Tazio Nuvolari. Una manifestazione che acquisisce sempre maggiore popolarità in tutto il mondo grazie anche al contribuito del main partner Audi, presente a Mantova con il reparto Audi Tradition e l’ormai leggendaria Auto Union Type D del 1939, guidata dal “Mantovano Volante”. La casa svizzera Eberhard & Co ha ha premiato i vincitori dell’edizione 2016 con due cronografi della collezione Tazio Nuvolari. Fondamentale anche il contributo di Banca Generali, società leader nel risparmio e di Michelin Classic, la casa di Clermont-Ferrand che ha presentato a Mantova la propria linea di pneumatici per auto storiche.

Al terzo posto si è piazzato l’equipaggio Erejomovich-Llanos su Aston Martin Le Mans del 1933. Quarti Di Pietra-Di Pietra su Fiat 508C del 1938 e al quinto posto Sisti-Gualandi su Lancia Aprilia del 1937. Soltanto sesti 80-Canè-Galliani su Lancia Aprilia del 1938. Fino a Rimini, sede della seconda tappa, in testa figuravano Margiotta-La Chiana (Volvo P120) inseguita dalla coppia Vesco-Guerini (Fiat 508 Balilla Sport). Il confronto, che è stato il leit motiv della corsa, si stava giocando sul filo dei centesimi di secondo. E pensare che la seconda tappa del Gran Premio Nuvolari era considerata la più probante per equipaggi e vetture: misurava infatti 488 chilometri con 41 prove cronometrate, lungo un percorso che toccava Piazza del Campo di Siena, Monte San Savino, Piazza Grande ad Arezzo, Città di Castello prima di affrontare l’impegnativo Passo di Bocca Serriola per poi giungere a Urbino e infine al Parco Federico Fellini di Rimini. Onore ai vincitori, ma è bene precisare che l’equipaggio Margiotta-La Chiana era al volante di una Volvo P120 del 1958, vettura che ha un coefficiente di penalità maggiore rispetto alla Fiat 508 Balilla Sport del 1934 del duo Vesco-Guerrini. In realtà, quindi, i vincitori morali sono i secondi arrivati, in quanto hanno mostrato di essere in più bravi in assoluto col cronometro. Ma il Regolamento è legge e va rispettato.

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