Nella difficile gara l’equipaggio Giacomo Turri e Marco Frascaroli su Fiat 128 del 1974 conquistano il gradino più alto del podio, davanti a Gianluca e Filippo Zago con una Golf GTI del 1979 e a Marco Bentivogli e Adriano Casadei su Fiat 124 Abarth del 1973
Potrebbe essere un rally, gli ingredienti ci sono, ma Ivo Strappazzon, presidente del Rally Club 70 che organizza la gara, ha voluto la Coppa Pedavena come gara di regolarità. Il formato potrebbe essere un S. Martino di Castrozza vecchia maniera, con i passaggi cronometrati più belli sulla Valnevera, a Valstagna e Foza, sul Col Perer e Cima Campo. Comunque è una corsa difficile.
La 19^ edizione, andata in scena a metà maggio, con partenza e arrivo davanti alla birreria feltrina, ha richiamato una novantina di equipaggi da tutta Italia e la sfida è stata serrata dall’inizio alla fine, con i primi due della classifica divisi da una sola penalità dopo otto ore abbondanti di gara. A imporsi è stato l’equipaggio Turri-Frascaroli con una Fiat 128 del 1974 che nelle dodici prove di abilità ha sommato 56 punti, poco più di 4 per ogni passaggio davanti alle fotocellule.
Il pilota, portacolori della Cams Rovigo, non è nuovo a exploit di questo genere. Lo scorso anno aveva “firmato” la gara di regolarità Città di Bassano, con partenza e arrivo a Valstagna per celebrare i 50 anni della mitica prova. Anche in quest’occasione Giacomo Turri, che ha chiamato sul sedile di destra l’esperto Marco Frascaroli, già primo nella Coppa Pedavena di tre anni fa accanto a Boschieri, ha dimostrato di saperci fare.
Ha costruito la vittoria prova dopo prova, cercando di sbagliare il meno possibile. Sulla sua scia si sono posti Gianluca e Filippo Zago, con una Golf Gti 1600 del 1979 che hanno fallito il gradino più alto del podio per l’inezia di una penalità. A 34 lunghezze di distacco si sono assicurati il bronzo Marco Bentivogli e Adriano Casadei con una bellissima Fiat 124 Abarth del 1973.
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