La Targa Florio del centenario ha visto la partecipazione di tanti protagonisti e di prestigiosi esemplari del passato in un evento completato da una gara di Regolarità e da un rally moderno.

A dir la verità, gli anni della Targa Florio sono un po’ più di cento, visto che “a Cursa”, una delle più antiche e famose competizioni automobilistiche del mondo, vera icona dell’Italia e della Sicilia in particolare, è nata il 6 maggio del 1906, quando fu vinta da Alessandro Cagno, un giovane meccanico torinese al volante di una Itala: cento edizioni in centodieci anni. La Targa si fermò solo per via degli eventi bellici, che purtroppo ebbero la meglio sulla competizione siciliana; e quindi quella di quest’anno è la numero 100, disputata partendo da Palermo dal 5 all’8 maggio.

Una competizione che continua a godere della fama di corsa automobilistica su strada più dura del mondo, su un tracciato che non veniva chiuso nemmeno durante l’allenamento, costringendo i piloti a fare i conti continuamente con un traffico fatto spesso da carretti trainati da un mulo. Ma le vicende degli ultimi anni avevano purtroppo appannato, per motivi organizzativi e burocratici oltre che economici, l’idea che Vincenzo Florio ebbe tanti anni fa.

Certo, il circuito della Madonie, nei suoi tre diversi tracciati (Grande, Medio e Piccolo) che si sono alternati negli anni e finalmente segnalato lungo il percorso da apposite targhe stradali poste grazie anche al contributo dell’Unione Europea, non è più quello di un tempo. Ma le emozioni provate quest’anno, che molti osservatori credevano impossibili, sono andate al di là delle più rosee previsioni. Nomi come Castelbuono, Collesano, Polizzi Generosa, le due Petralie (Soprana e Sottana), Geraci Siculo non possono non commuovere gli appassionati: seimila curve da percorrere a rotta di collo non sono bazzecole da dilettanti.

In particolare, per la Classic Historic Speed si è trattato di un vero e proprio appuntamento con la storia. Le tribune di Cerda, che in passato ospitarono il quartier generale della corsa e furono sede dei box, hanno brillato di nuovo con il passaggio delle auto in gara, le migliori vetture Sport e GT che hanno corso la versione velocità degli anni d’oro, talvolta progettate proprio per disputare la Targa. Al volante proprio di quelle macchine, tra gli altri, Nino Vaccarella (Ferrari 330 P4), Arturo Merzario (Alfa Romeo 33 TT12), Andrea De Adamich (Alfa Romeo 33/2 Daytona), Nanni Galli (Alfa Romeo 33), Sandro Munari (Lancia Startos), Helmut Marko (Alfa Romeo 33tt3), Jacky Ickx (Porsche 911 Carrera RSR), Gijs Van Lennep (Porsche 911 Carrera RSR) e Vic Elford (Porsche 356 Abarth). Per non parlare di un equipaggio d’eccezione, su una splendida Alfa Romeo 6C, formato da Angelo Sticchi Damiani e Jean Todt, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia che ha fortemente sostenuto la Targa 100 e il Presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, che hanno salutato e si sono complimentati con tutti i partecipanti.

Parlando con i protagonisti, scoprivi lati inaspettati, come la passione di Vic Elford per il pubblico e la cucina siciliana, anche se affiancata a quella per gli asparagi che non mancavano mai quando vinceva a Le Mans. Un percorso su alcune delle più belle strade della Sicilia, con partenza da piazza Verdi a Palermo per toccare poi Cefalù e il Parco delle Madonie, per poi spingersi fino alla Valle dei Templi di Agrigento. Non poteva mancare la cornice mondana. Le più belle ville palermitane dell’età barocca in Sicilia e degne del Gattopardo, come Villa Chiaramonte Bordonaro dove l’affascinante proprietaria ha accolto i partecipanti, si sono aperte per ospitare cene di gala e ricevimenti ai quali hanno partecipato piloti particolari, come Muhtar Kent, presidente di Coca Cola, John Elkann o Renato Pozzetto. E veniamo ai vincitori di quest’anno. Sono Giovanni Moceri e Daniele Bonetti su Fiat 508 C del 1939, seguiti da Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934. Al terzo posto Mario Passanante e Anna Maria Pisciotta su Fiat 1100 103 E del 1955. Per quanto riguarda invece il Campionato Assoluto Rally si aggiudicano la competizione Paolo Andreucci e Anna Andreussi su Peugeot 208 T16. Erik Comas e Yannick Roche si aggiudicano invece la vittoria nel Campionato Italiano Rally Autostoriche su Lancia Stratos HF.

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