A oltre trent’anni dalla sua uscita dalla fabbrica, una Citroën 2CV del 1982 è stata restaurata secondo i progetti di una serie speciale mai nata, la Soleil, pensata all’epoca dall’artista Serge Gavin, già autore di altre serie speciali come la Spot e la Charleston

Era rimasta solo nei sogni di Serge Gavin, poliedrico artista già creatore di serie speciali della Citroën. “Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio c’è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio ed una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere”. La 2 CV Soleil doveva essere così, negli anni ‘80. C’era però un problema: il direttore di allora del Marchio francese odiava il giallo quindi il progetto restò nel cassetto. Almeno fino ad oggi, quando la filiale italiana di Citroën ha deciso di realizzare quella serie speciale mai nata restaurando una 2CV Club del 1982 sulle specifiche del progetto di Gavin. Scelta dell’esemplare su cui lavorare e processo di restauro sono affidati all’Atelier 2CV di Bareggio, vicino a Milano. Il titolare, Guido Wilhelm, viaggia in 2CV da quando era un ragazzo e conosce il modello nei minimi dettagli. Viene presa la decisione di salvare una vettura che altrimenti sarebbe stata rottamata. Sulla meccanica di una 2CV Club del 1982, era stata montata la scocca di una 2CV Charleston più recente, ma la corrosione e l’incuria avevano ridotto l’auto ad un ammasso di lamiere arrugginite ed anche il telaio presentava seri problemi di corrosione. Per la meccanica la procedura è stata obbligata: smontare tutto, salvare ciò che non ha tracce d’usura e rimpiazzare tutto il resto con pezzi nuovi, possibilmente originali Citroën. Bisogna partire dall’esame del telaio e dei fondi e l’unico sistema per farlo bene è staccare la scocca dal pianale, smontando così anche tutto ciò che alllo chassis è fissato, compresi motore e sospensioni. L’esame successivo è quello che riguarda la scocca da cui vanno segate via le lamiere eccessivamente intaccate per sostituirle con piani nuovi. Le saldature vanno fatte come all’epoca: per puntatura, come accadeva nella fabbrica di Levallois, dove questa 2CV è nata più di trent’anni fa. Il motore si apre a metà, come una mela! Vengono sostituite tutte le parti anche minimamente usurate. Non resta che verniciare le varie parti nelle tinte scelte: la scocca, i parafanghi, le porte e i cofani. Poi i paraurti, i cerchi ruota e il telaio stesso. La 2CV ha ripreso la sua forma ed è pronta a tornare sulle strade d’Europa.

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Andrea Spitti

Andrea Spitti

Giornalista dal 2005 per il "Giornale di Brescia" e appassionato di motori fin dalla nascita. Passione che tiene viva scrivendo di auto per il mensile AutoCapital e guidando sulle strade di tutti e cinque i continenti.

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