Nel 1956 vide la luce una delle più spettacolari Aston Martin mai prodotte: frutto della collaborazione tra la Casa di Newport Pagnell e la Carrozzeria Ghia di Torino, la Supersonic nacque dalla matita di Giovanni Savonuzzi, che utilizzò l’autotelaio della DB2/4 MkII per creare una fuoriserie dalla sorprendente abitabilità e dalla linea avveniristica, con forti suggestioni provenienti dai racconti di viaggi interplanetari. Dopo innumerevoli passaggi di proprietà – l’auto appartenne ai piloti Harry Schell e Bob Grossman, ma anche alla famiglia Vanderbilt – questo gioiello anglo-torinese ha trovato un facoltoso compratore all’asta di RM Auctions del 21 novembre scorso, dove è stata aggiudicata per 2.310.000 dollari USA.

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